Italiano. (Potranno esserci interventi di docenti esterni in lingua inglese o francese)
Contenuto del corso
Attraverso un’analisi storica delle trasformazioni intercorse a partire dalle indipendenze degli anni Sessanta, il corso si propone di analizzare come e con quali risultati la diplomazia e, più in generale, le leadership politiche africane abbiano elaborato temi, linguaggi e strategie per costruire relazioni con interlocutori interni e esterni e per dare corpo a un dialogo interafricano.
Frederick Cooper, Africa since 1940: The past of the Present, Cambridge, U.K. New York, Cambridge University Press, 2002, 216 pp.; Anna Maria Gentili, Il leone e il cacciatore, Roma, Carocci, 2008, introduzione e cap. IV.; Mario Zamponi; Arrigo Pallotti, L'Africa sub-sahariana nella politica internazionale, Firenze, Le Monnier, 2011
Obiettivi Formativi
Conoscenze approfondite sulla storiografia africanistica più recente e sui temi più dibattuti relativamente alle regioni trattate.
Autonomia nell'analisi delle fonti storiografiche e nell'individuazione di ipotesi di ricerca originali.
Al termine del corso gli studenti avranno sviluppato capacità di analisi delle fonti italiane e straniere, saranno in grado di formulare ipotesi di ricerca originali e di presentarle sia in forma scritta sia in forma orale.
Prerequisiti
È auspicabile che lo studente abbia già sostenuto l'esame di Storia dell'Africa (laurea triennale)
Metodi Didattici
Didattica frontale e lavoro seminariale su documenti e fonti primarie e bibliografiche italiane e straniere
Modalità di verifica apprendimento
Per gli studenti frequentanti l'esame consisterà nella redazione e nella discussione di una tesina e in un colloquio sulla prima parte del corso.
Per gli studenti non frequentanti l'esame sarà in forma orale.
Programma del corso
Negli ultimi anni il continente africano sta acquistando una rilevanza nuova sul piano delle relazioni internazionali. Attori vecchi e nuovi mostrano un interesse che non si limita ad ambire al reperimento e all’eventuale controllo sulle risorse di cui l’Africa è serbatoio, ma che assume sempre di più contorni politici. Non a caso, scorrendo l’agenda dei più importanti organismi multilaterali africani, come dei think-tank più influenti sul piano continentale, la domanda che emerge è se e come l’Africa e alcuni Stati africani, in particolare, stiano rispondendo e saranno in grado di rispondere a tale rinnovato interesse. Se, in altri termini, governi e istituzioni africane, soprattutto di quegli Stati che aspirano a rivestire un ruolo rilevante sulla scena continentale e internazionale (Sudafrica e Nigeria per esempio) abbiano gli strumenti per inserirsi in modo propositivo all’interno dei processi globali dai quali tutti siamo influenzati e dipendiamo.
Attraverso un’analisi storica delle trasformazioni intercorse a partire dalle indipendenze degli anni Sessanta, il corso si propone di analizzare come e con quali risultati la diplomazia e, più in generale, le leadership politiche africane abbiano elaborato temi, linguaggi e strategie sia per costruire le relazioni con gli interlocutori esterni, spesso ancor oggi canale privilegiato per il mantenimento del potere, sia per dare corpo a un dialogo interafricano, che stenta a realizzarsi in modo efficace.
Gli studenti frequentanti, sulla base delle linee storiografiche presentate nella prima parte del corso, saranno chiamati a svolgere, nel corso del secondo modulo, approfondimenti personali su singoli studi di caso.