Testi di riferimento:
C. von Clausewitz, Della guerra (nuova edizione ridotta a cura di G.E. Rusconi), Torino, Einaudi, 2000.
Sun Tzu, L’Art militaire des Chinois…, Paris, chez Didot l’Aîné, 1772 (prima traduzione occidentale dal Cinese) disponibile presso il docente; e, in traduzione italiana, Napoli, Guida, 2005 .
M. Handel, I maestri della guerra: Sun Tzu, Clausewitz e Jomini, Roma, Forum di Relazioni Internazionali, 2000.
Il testo, fuori stampa, è disponibile presso il docente.
F. Jullien, Pensare l'efficacia in Cina e in Occidente, Roma, Bari, Laterza, 2008.
A. de Benoist, Ripensare la guerra. Dallo scontro cavalleresco allo sterminio di massa, Milano, ASEFI, 1999.
Il testo, fuori stampa, è disponibile presso il docente.
R. Smith, L'arte della guerra nel mondo contemporaneo, Bologna, il Mulino, 2009.
Obiettivi Formativi
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Prerequisiti
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Metodi Didattici
Lezione in aula
Altre Informazioni
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Modalità di verifica apprendimento
Agli studenti regolarmente frequentanti è richiesto di scrivere un elaborato a conclusione del corso.
Agli studenti non frequentanti è richiesta la conoscenza, integrale ed accurata, dei testi sopra elencat
Programma del corso
Obbiettivo del corso, che avrà carattere seminariale e prevede come parte integrante la partecipazione degli studenti ad una serie di incontri organizzati nel quadro delle attività del Seminario permanente interdisciplinare “La Polis senza Creonte e senza Antigone: la politica senza legge e senza desiderio”, di cui il docente fa parte, è quello di sollecitare una riflessione sulla maniera in cui in Occidente ed Oriente è stato pensato il modo di combattere e in particolare il rapporto tra guerra e politica. A questo fine, prendendo le mosse dai due più noti classici del pensiero occidentale e orientale sulla guerra – rispettivamente il Della guerra di Clausewitz e L’arte della guerra di Sun Tzu –, saranno utilizzate due analisi teoriche che li mettono a confronto proponendone interpretazioni opposte. Fine ultimo del percorso è di verificare se, attraverso la riflessione su quei classici e sul percorso evolutivo del fenomeno bellico nell’esperienza moderna, sia possibile individuare una medesima logica sottostante al discorso sulla guerra e la politica, nelle tradizioni orientale e occidentale, o non piuttosto due strutture organizzative di quello stesso discorso completamente difformi, cosa che consentirebbe di stabilire una relazione forte tra cultura e forme di esercizio della violenza a fini politici .